La successione apostolica
L’Arcivescovo mons. Salvatore Ligorio, che ha compiuto il 13 ottobre settantacinque anni, ha rimesso il suo mandato episcopale nelle mani del Papa, secondo quanto prevede la procedura del codice di diritto canonico.
Resta in carica ovviamente come arcivescovo fino a quando le sue dimissioni saranno accettate da parte del Pontefice che deciderà nome, modi e tempi della successione. Ed anche allora mons. Ligorio continuerà ad esercitare il suo servizio come Amministratore Apostolico, titolo che gli spetta dalla nomina fino all’ingresso in diocesi del successore.
Mons. Ligorio è uno dei pochi vescovi che ha esercitato il suo ministero episcopale esclusivamente nella Basilicata, prima a Tricarico dove è giunto nel 1997, poi a Matera dal 2004, ed infine, dal 2016 a Potenza, come metropolita della provincia ecclesiastica lucana e presidente della conferenza episcopale regionale.
Nativo di Grottaglie, provincia e diocesi di Taranto, è stato ordinato prete il 13 luglio del 1972, ed eletto vescovo di Tricarico, a 49 anni, nel 1997.
La rinuncia al mandato episcopale per raggiunti limiti è età è stata introdotta nella vita della Chiesa all’indomani del concilio da papa Paolo VI nel 1966 ed è entrata a far parte del diritto canonico riformato nel 1983.