Nella Lisbona capitale dei giovani dall’1 al sei agosto, c’era anche una pattuglia lucana: centocinquanta ragazzi partiti dalle sei diocesi della Basilicata che di ritorno meditano ora (e lo faranno ancora per molto) su una esperienza unica che costituirà una tappa fondamentale della propria formazione. L’entusiasmo respirato alla giornata mondiale della gioventù di Lisbona dovrà ora diventare pratica quotidiana, tentativo personale di superare quella scissione tra fede e vita che Paolo sesto denunciò come il maggiore dramma della nostra epoca, fatta di una vita vissuta ateisticamente che si vernicia di fede nel tempo e nel luogo “sacro” della domenica. I “cantieri “voluti dal Papa per questa 37^ giornata mondiale della gioventù hanno riguardato l’ambiente, il futuro e la fraternità. Cantieri che forse i 150 pellegrini lucani di Lisbona dovranno provare ad aprire anche nella loro terra.