MESSAGGIO DI MONS. CARBONARO AI GIOVANI
“Non vi rassegnate, siate creativi nel posto dove il Signore vi ha fatto nascere e insieme possiamo creare il bene per ciascuno”: un messaggio chiaro ai giovani da parte del nuovo arcivescovo di Potenza mons. Carbonaro. Lo ha lanciato davanti ai microfoni e ai taccuini dei giornalisti, nell’incontro, del tutto informale, che ha avuto con la stampa locale, nella sagrestia della cattedrale, subito dopo la presa di possesso canonica della Diocesi. Era stato per la verità sollecitato da una domanda specifica sul tema, ma dalla risposta si è capito che non solo aveva ben presente la questione dell’emigrazione giovanile ma di averla anche vissuta di persona. “Io ho l’esperienza di quando, bambino, ho lasciato la Sicilia con il mio papà per lo stesso motivo per cui molti giovani e molte famiglie vanno via dalla Basilicata. So che cosa significa essere “sradicato” e andare altrove. So che cosa si prova ma, per favore, qui nella vostra terra insieme possiamo costruire il bene per ciascuno”. Un appello premuroso che ha ribadito anche nel pomeriggio, nel teatro don Bosco, durante la festa di accoglienza organizzata in suo onore, presenti tra l’altro le autorità regionali, Presidente Bardi in testa. E qui con parole ma anche con gesti significativi ha indicato proprio nella questione giovanile una delle linee pastorali fondamentali del suo ministero. È salito sul palco ed ha abbracciato i ragazzi che lo avevano salutato, ha posato per foto di gruppo, ha indossato il foulard degli scout che ha salutato a tono col pollice sovrapposto al mignolo, ha accettato la maglietta già preparata per la festa degli oratori di luglio e chiarito con una metafora la sua idea sui giovani: “siete un raggio di luce nel buio, non rassegnatevi, siate segno di speranza, dovete vivere qui, non dovete andare via!”. Una esortazione ai giovani che è parso anche un ammonimento, nemmeno tanto velato, ai rappresentanti delle istituzioni