POTENZA CITTÀ PER GIOVANI?
Il capoluogo lucano è tra le cinque finaliste per il titolo “Città italiana dei giovani 2024. Le altre quattro sono Pisa, Catania, Teramo e Jesolo (Venezia). L’annuncio della vincitrice ci sarà a Napoli il primo marzo.
Le con siderazioni di due giovani universitari potentini
Potenza è una città di e per giovani? Perché questa candidatura in un territorio con un’età media così alta? Se tutti i giovani decidono di andare via da questa città per studio e/o per lavoro che senso ha?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi che i giovani potentini si stanno ponendo in questi ultimi tempi, dopo aver appreso della candidatura di Potenza a Città italiana dei giovani per il 2024. Pura follia o disperato tentativo di dare una scossa alla città in termini di politiche giovanili?
Di certo questa candidatura rappresenta un momento di svolta significativo. La percezione attuale di Potenza come una città non particolarmente incline a soddisfare le esigenze giovanili non è un caso isolato. Nel panorama meridionale la cultura e le infrastrutture sembrano esistere per rispondere per lo più ad una popolazione più anziana. E nel capoluogo lucano l’età media è di 47,3 anni; mentre l’indice di vecchiaia è pari a 219, cioè ci sono cento giovani ogni 219 persone che superano i 65 anni.
Tuttavia, la candidatura di Potenza offre una straordinaria opportunità per rivoluzionare questo scenario.
Per un giovane questa sfida può essere vista come un catalizzatore per il cambiamento e l’innovazione. La candidatura non è solo una possibilità per Potenza di guadagnare un riconoscimento nazionale, ma anche un’opportunità per ripensare e rimodellare (finalmente!) la città in modo che possa soddisfare al meglio le esigenze dei suoi giovani cittadini che costruiscono di fatto il futuro per sé e per l’intera comunità. Questo implica un focus su aspetti come l’Università, l’istruzione, l’occupazione, il tempo libero, la cultura, i trasporti e le infrastrutture sociali, tutti elementi cruciali per rendere una città più vivibile e attraente per i giovani, riducendo così la necessità di migrare verso città più grandi.
Il processo di candidatura, per come è stato concepito sin dall’inizio, può fungere da stimolo per una maggiore partecipazione civica e politica da parte dei giovani, incoraggiandoli a prendere parte attiva nelle decisioni che riguardano il futuro della città al cui interno ogni cittadino deve poter trovare opportunità per realizzare sé stesso. Questo percorso non solo favorirebbe un senso di appartenenza e orgoglio cittadino, ma potrebbe anche portare a soluzioni innovative per problemi di lunga data, grazie alla freschezza e all’originalità delle prospettive giovanili.
Infatti fondamentale è stato, per ora, il coinvolgimento dei giovani per l’individuazione dei macro temi su cui costruire il dossier, a partire dagli Open Space Lab dello scorso giugno fino ad arrivare alla consultazione pubblica effettuata dal Forum dei Giovani comunale e dalla plenaria sul tema organizzata dalla Consulta Provinciale Studentesca di Potenza a novembre.
La candidatura di Potenza a Città Italiana dei Giovani per il 2024 è un’occasione per i giovani per lanciare la loro sfida in funzione della trasformazione della loro città, lasciandosi alle spalle l’immagine tradizionale di città passiva e sonnacchiosa da cui si può solo fuggire per realizzare i propri sogni.
Fabrizio e Francesco
Studenti universitari