Viva la parrocchia
Ha ancora senso oggi la parrocchia? Cosa ha da proporre al nostro tempo come forma di vita ecclesiale? Quali sfide le si pongono davanti, tanto più oggi che la Chiesa cammina verso uno stile sinodale che si auspica divenga sempre più consolidato? Può essere ancora uno spazio di maturazione e di crescita adatto a tutte le generazioni?
Sono solo alcuni degli interrogativi cui ci si è posti nell’incontro organizzato dall’Azione cattolica della parrocchia Santa Cecilia di Potenza. Sono intervenuti Enzo Romeo, giornalista vaticanista del Tg2 e Giuseppe Curciarello, medico oncoematologo, autori del libretto Viva la parrocchia! Per una sinodalità vissuta dal basso, edito dall’Ave, casa editrice dell’Azione Cattolica.
Intervistati dal sottoscritto in qualità di vice presidente diocesano di Ac e da Elisa De Bona, responsabile parrocchiale dei giovani, gli autori hanno avuto modo di raccontare da dove nasca l’idea del libro e, contestualmente, condividere la propria esperienza di giovani cresciuti in parrocchia dagli anni Settanta in poi, quando faceva irruzione nella Chiesa quel vento di novità derivante dall’appena concluso Concilio Vaticano II.
Per gli autori, cresciuti a Siderno, un paesone, oggi, di circa diciottomila abitanti, posto sul mare in provincia di Reggio Calabria, la formazione ricevuta in parrocchia, nella semplicità di relazioni sane con il parroco (“un direttore d’orchestra che aveva cura di far suonare a tutti lo stesso spartito”), tra coetanei, con gli adulti, ha fortemente caratterizzato il proprio processo di maturazione umana, spirituale, e anche professionale.
La parrocchia presentata dai due autori è luogo di relazione, in cui incontri il Maestro, che diventa una vera e propria palestra, in cui si fanno i conti anche con chi non è come te. “Non c’è realtà più pluralista della parrocchia”, dicono gli autori nel testo. Ed è proprio così, se pensiamo a quante espressioni di sensibilità, di vita e di pensiero, una comunità parrocchiale vede al suo interno.
Ma la parrocchia non è una realtà immutabile. La vita cambia e la società anche. E, come scrive Pina De Simone nella prefazione, la parrocchia deve farsi interpellare dalla realtà: «Deve trovare forme nuove, nuove modalità di organizzazione e di gestione; affinché, lasciando cadere ciò che ne appesantisce il passo, ritrovi l’essenziale, che è nell’annuncio liberante e umanizzante del Vangelo. È in questa direzione che conduce il cammino sinodale in cui sono impegnate le Chiese di tutto il mondo. La ripresa di una sinodalità che aiuti a ritrovare l’immagine più vera della parrocchia».
—Luca Micelli
vice presidente diocesano di Azione cattolica