La GMG di Lisbona – La scoperta dell’essenziale
La Giornata Mondiale della Gioventù è un sentiero colorato da sorrisi, sguardi, commozione, canti, mani, volti, che guidano alla riscoperta della parte più intima del proprio cuore. È necessario aprirsi alla condivisione e stringersi attorno all’essenziale per sorreggersi tra la fatica fisica e l’ardore di voler raggiungere subito la meta, perché, come dice Papa Francesco, “nulla è gratis, solo l’amore di Gesù lo è”.
In questo clima di gioia raggiante, tutti riescono non solo a dare una mano a chi è in difficoltà ma anche a darsi la mano in segno di pace e fratellanza: scivolando tra differenze somatiche e linguistiche, ci si cala nella familiare umanità che accomuna tutti i figli di Dio. Le emozioni sono state tante, nuove, travolgenti: se nella routine quotidiana è facile perdersi in futili distrazioni, alla Giornata Mondiale della Gioventù ciò che è superfluo perde importanza e il pellegrino diventa vero protagonista di un mondo rinnovato da sentimenti genuini e spontanea speranza. Passo dopo passo ci si amalgama nell’accogliente onda di Amore di una stessa preghiera recitata in più idiomi, portando con sé anche chi non ha potuto partecipare. Tutto si quieta nel silenzio irrompente della veglia di adorazione: è sorprendente essere solo un puntino minuscolo tra un milione e mezzo di giovani fedeli da tutto il mondo e inginocchiarsi tutti insieme, esteriormente immobili ma interiormente palpitanti di fronte a Cristo. L’impegno finale è far sì che questa accorata partecipazione non rimanga soltanto una bella fotografia statica ma che sia condivisa come ricchezza per crescere e risplendere, “alzarsi ed andare in fretta”, svincolandosi dai propri timori perché consapevoli di essere “chiamati per nome”, grati e rinnovati.
Margherita Perretta
Della parrocchia Santa Cecilia