GMG 2023: una pattuglia lucana per il Papa che da Lisbona assicura: “continueremo a fare chiasso”
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Nella Lisbona “capitale del mondo perché capitale del futuro”, come l’ha definita Papa Francesco per l’invasione gioiosa e pacifica di questi giorni di giovani provenienti da ogni dove, c’è anche una pattuglia lucana: centocinquanta ragazzi partiti dalle sei diocesi della Basilicata. Il gruppo più numeroso è quello della diocesi di Potenza: sessanta persone di cui una ventina di adulti; e poi a seguire cinquantacinque ragazzi provenienti da Melfi e gli altri dalle diocesi di Tursi, Matera ed Acerenza. Sono arrivati per lo più in aereo e sistemati in palestre o presso famiglie di Turquel un piccolo comune ad una novantina di km da Lisbona, da dove si muovono in pullman per raggiungere le varie tappe previste dal programma della GMG. C’è molto entusiasmo (e si vede dalle foto che spedisce su WhatsApp – riferisce don Carmine Lamonea, responsabile della pastorale giovanile di Potenza – soprattutto per le parole del Papa che ha ribadito qui l’invito già rivolto in altri contesti “a fare chiasso”, e cioè a farsi sentire, a smuovere l’immobilismo che paralizza la vecchia e stanca Europa, come ha stigmatizzato Francesco nel suo primo discorso appena sbarcato nella capitale portoghese. Un appello che ovviamente si declina in modo diverso in ognuna delle regioni del vecchio continente e di cui in Basilicata, forse, c’è più bisogno che altrove visto che qui, come del resto in tutto il mezzogiorno, la “protesta giovanile” si è espressa in modo tutt’altro che chiassoso, ma, piuttosto, caricando il computer in valigia e abbandonando, in silenzio, un territorio che ha invece un disperato bisogno di capacità, entusiasmo e vitalità in ogni ambito. La GMG di Lisbona è tutta proiettata sul futuro che è di fatto nelle mani dei ragazzi, dei quali il milione presente in Portogallo rappresenta solo un’avanguardia, anche se particolarmente motivata perché si nutre della speranza cristiana. Ed infatti i “cantieri “voluti dal Papa per questa 37^ giornata mondiale della gioventù riguardano l’ambiente, il futuro e la fraternità. Sul futuro papa Bergoglio ha già fatto sentire (e lo farà ancora) la sua voce stimolando la UE a praticare una diplomazia di pace per far tacere le armi in Ucraina ed in altre zone di guerra. I cantieri ovviamente coinvolgono tutti i pellegrini di Lisbona. La pattuglia lucana è stata affidata per le catechesi all’arcivescovo di Gubbio, mons. Luciano Paolucci che ha invitato i ragazzi a superare la logica dell’ “usa e getta” per rispetto della casa comune e a praticare l’”amicizia sociale”, perché, ha detto – è sempre don Carmine a riferire – “il cuore umano è creato per amare e vivere in comunione”. Il tutto da incarnare nel contesto di vita abituale di ognuno e di tutti i ragazzi venuti dalla piccola Basilicata.